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Pianificazione urbana e territoriale
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Aree interne: partecipare al rinnovo del paese
di: Ugo Baldini
EyesReg, Vol.5, N.5, Settembre 2015.In un Paese come l’Italia, che ha conosciuto una estrema antropizzazione (che fatica a mantenere) e oggi sconta differenze di sviluppo rilevanti e crescenti, pensare ad una politica delle aree interne, quelle più periferiche rispetto alle concentrazioni urbane, è indispensabile. Ponendo subito il tema di uno sviluppo originale, e di una pianificazione attenta alle differenti suscettività e alla parte innovativa dei sistemi e degli attori locali. [...]
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Driving intensity e incidentalità stradale in ambito urbano
di: Fabio Carlucci, Marialuisa Restaino, Andrea Cirà
EyesReg, Vol.5, N.5, Settembre 2015.In Italia, secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2013 si sono verificati 181.000 incidenti stradali che hanno provocato 260.000 feriti e 3.400 decessi. Le aree urbane, con il 77% degli eventi, costituiscono la porzione del territorio nazionale maggiormente interessata dall’incidentalità automobilistica (ISTAT, 2014). Gli stessi dati mettono inoltre in evidenza che [...]
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Rinnovabili ed efficientamento energetico: le ricadute territoriali in Liguria
di: Barbara Cavalletti, Natalino Dazzi, Gianfranco Tripodo
EyesReg, Vol.5, N.5, Settembre 2015.Gli obiettivi del Piano Energetico Ambientale (PEAR) 2014-2020 della Regione Liguria (1) prevedono al 2020 un consumo di energia da fonti rinnovabili pari al 14,1% dei consumi finali lordi. Allo scopo di quantificare le ricadute economiche implicate dalla realizzazione degli obiettivi del Piano, è stata fatta anzitutto una stima del valore degli investimenti necessari a realizzare l’incremento di potenza [...]
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Le aree fabbricabili tra urbanistica e fiscalità
di: Simone Rusci
EyesReg, Vol.5, N.5, Settembre 2015.Negli ultimi venti anni l’introduzione di alcune imposte locali, in particolare l’ICI e l’IMU, ha reso manifesto, più che nel passato, il legame tra misure fiscali e azioni urbanistiche. Un legame non nuovo se si pensa che quella fiscale fu da subito individuata come via alternativa all’indomani dei fallimenti di riforma urbanistica degli anni ’60 e alle note sentenze costituzionali sull’esproprio preventivo delle aree urbanizzabili. Allora l’imposizione fiscale appariva unicamente come [...]
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Toscana: un Piano paesaggistico per il nuovo mondo
di: Ferdinando Semboloni
EyesReg, Vol.5, N.4, Luglio 2015.
Approvato il 27 marzo 2015, pur tra le ovvie polemiche (non per nulla siamo in Toscana), il Piano paesaggistico toscano promosso e sostenuto con tenacia dall’assessore regionale all’Urbanistica Anna Marson. Si tratta di una integrazione al Pit (il Piano di indirizzo territoriale del 2005, di impostazione “sviluppista”) che così acquista, con qualche stridore, valenza [...] -
Itinerari culturali europei e sviluppo sostenibile: il caso della via Francigena
di: Enrico Conti, Sabrina Iommi, Leonardo Piccini, Stefano Rosignoli
EyesReg, Vol.5, N.4, Luglio 2015.
Sono molte le aspettative circa la capacità del turismo cosiddetto “lento”, a contenuto prevalentemente culturale ed esperienziale, di agire come importante driver dello sviluppo economico, specialmente per le aree rurali e le piccole città storiche rimaste tradizionalmente ai margini dello sviluppo industriale e terziario. La valorizzazione della [...] -
Come stabilire le priorità delle politiche pubbliche in ambito urbano
di: Francesco Andreoli, Alessandra Michelangeli
EyesReg, Vol.5, N.4, Luglio 2015.
Nella programmazione delle politiche pubbliche in ambito urbano, è fondamentale stabilire i settori in cui l’intervento è prioritario (i trasporti piuttosto che il verde pubblico o il miglioramento della qualità dell’aria) e poterne prevedere l’impatto in termini di efficacia. In questo articolo proponiamo un criterio che [...] -
Nuovi trend nell’erogazione dei servizi sociali da parte degli enti locali
di: Francesca Spitilli, Annalisa Turchini
EyesReg, Vol.5, N.4, Luglio 2015.
Il passaggio da un sistema di erogazione dei servizi centralizzato (welfare state) all’integrazione tra soggetto pubblico e privato sociale (welfare mix), è all’origine della crisi del modello d’intervento pubblico di tipo universalista, cui si aggiunge la necessità di ridurre la spesa sociale in ragione del contenimento del debito pubblico (Habermas, 1999). [...]