Diseguaglianze spaziali e territoriali
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Dal Piemonte all’Italia: riflessioni intorno a una nuova politica economica
di: Fiorenzo Ferlaino
EyesReg, Vol.4, N.6 – Novembre 2014.Sono ormai diversi anni che mi trovo a riflettere, in qualità di direttore editoriale della rivista on-line Politiche Piemonte, sui processi socioeconomici del Piemonte trattati prima del periodo estivo dai diversi istituti di ricerca regionali e ora aggiornati: Banca d’Italia, IRES, Ufficio Studi Unioncamere Piemonte, Fondazione Giorgio Rota, ARPA-Piemonte e (dipende dagli anni) altri istituti e [...]
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Innovazione sociale, partecipazione e social street
di: Giampaolo Nuvolati
EyesReg, Vol.4, N.5 – Settembre 2014.
L’emergere di nuove forme di socializzazione in ambito urbano sembra aver trovato negli ultimi anni crescente attenzione. Molte città sono oggi interessate da processi di riqualificazione fisica e sociale dei quartieri che passano attraverso forme di consultazione e partecipazione con i cittadini. In questa breve nota si intendono identificare i principali fattori che hanno favorito [...] -
Aspetti regionali dell’evasione fiscale in Italia
di: Paolo Di Caro e Giuseppe Nicotra
EyesReg, Vol.4, N.5 – Settembre 2014.
Negli ultimi anni la dimensione territoriale dell’evasione fiscale è diventata sempre più importante tra gli studiosi ed i policy-makers nazionali ed internazionali (Torgler et al. 2009; Herwartz et al., 2014), al fine di meglio comprendere un fenomeno dagli innumerevoli risvolti di politica economica. La conoscenza degli aspetti sub-nazionali dei comportamenti evasivi e la [...] -
Città smart o città scema?
di: Beniamino Murgante e Giuseppe Borrusso
EyesReg, Vol.4, N.5 – Settembre 2014.
Oggi è molto diffuso un approccio che associa in maniera stretta il concetto di Smart City alla repentina diffusione di dispositivi elettronici. Azioni di questo tipo, per quanto di indubbia utilità, se completamente sconnesse dal contesto e soprattutto dalla città possono trasformarsi in un inutile spreco. Questa convinzione diffusa evoca scenari urbani ispirati dal [...] -
Fabbisogni standard di spesa e del livello dei servizi: un modello di stima simultaneo per gli enti locali
di: Francesco Vidoli
EyesReg, Vol.4, N.5 – Settembre 2014.
Nell’ultimo decennio la crisi economico-finanziaria, i cambiamenti dei paradigmi di produzione insieme ad un faticoso consolidamento dell’Unione Monetaria Europea hanno obbligato gli Stati membri da un lato a rafforzare le politiche fiscali con particolare riguardo ai trasferimenti locali, dall’altro ad acuire le tendenze verso un maggiore [...] -
La fusione dei comuni italiani: un processo appena iniziato?
di: Walter Tortorella
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Tra il mese di Dicembre 2013 ed il Febbraio 2014, cioè in poco più di due mesi, la geografia amministrativa dei comuni italiani è significativamente cambiata riportando il loro numero a quello del 1971. Se in termini quantitativi il dato può apparire scarsamente rilevante, essendo passati da 8.092 a 8.057, in termini di public choice è sintomatico di un livello di governo (quello locale) che, attraversato da decenni di riforme incompiute oscillanti tra neocentralismo e federalismo all’italiana, sta mutando al [...] -
La “Regio Insubrica”: nuove idee per la cooperazione transfrontaliera
di: Alberto Bramanti e Remigio Ratti
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Il Cantone Ticino s’incunea a sud della Alpi nell’area Pedemontana lombardo–piemontese, incastonato tra le province del Verbano Cusio Ossola, di Varese e di Como. La storia economica dell’area transfrontaliera insubrica – una sola regione dal punto di vista geografico, ambientale, linguistico-culturale e sociale – è largamente influenzata dalle frontiere istituzionali [...] -
Capitale sociale, crescita economica e spazio
di: Luciano Lavecchia
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Fin dalle origini, l’economia si è interessata alle persone, ai loro valori e iterazioni. Già nel 1776 Adam Smith identificava nell’interesse egoistico degli individui il motore del benessere di una società, mentre Max Weber (1905) spiegava il differenziale di crescita tra Germania e Italia con la differente “coscienziosità” dei rispettivi lavoratori. Curiosamente, l’attribuzione del soprannome “scienza triste” risale ad uno scontro tra chi giustificava i bassi salari degli schiavi poiché “moralmente giusto” e i sostenitori di quella “triste scienza” che favoriva [...]