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Capitale sociale e territoriale
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Smart specialization e apertura dei sistemi dell’innovazione: una sfida per le politiche regionali
di: Nicola Bellini
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Il nuovo ciclo di programmazione comunitaria chiude una lunga fase di elaborazione intellettuale e politica, con la quale si saldano in modo definitivo gli obiettivi di coesione e di competitività (Bellini e Landabaso, 2007). In particolare l’obiettivo dell’innovazione finisce per caratterizzare una parte consistente delle risorse disponibili per le politiche regionali, secondo [...] -
La “Regio Insubrica”: nuove idee per la cooperazione transfrontaliera
di: Alberto Bramanti e Remigio Ratti
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Il Cantone Ticino s’incunea a sud della Alpi nell’area Pedemontana lombardo–piemontese, incastonato tra le province del Verbano Cusio Ossola, di Varese e di Como. La storia economica dell’area transfrontaliera insubrica – una sola regione dal punto di vista geografico, ambientale, linguistico-culturale e sociale – è largamente influenzata dalle frontiere istituzionali [...] -
Smart city e partecipazione: un’arena inclusiva per i cittadini? Il caso di Aalborg
di: Letizia Chiappini
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Il concetto di smart city è ormai un termine ampiamente abusato sia in ambito accademico sia extra-accademico. L’uso indiscriminato di questa espressione, smart city, fomentato anche dalla ‘voracità’ di diffusione della rete, rischia di far perdere quella forza evocativa di innovazione che invece dovrebbe contenere. Ogni termine che include molteplici sfaccettature, deve sempre [...] -
Capitale sociale, crescita economica e spazio
di: Luciano Lavecchia
EyesReg, Vol.4, N.4 – Luglio 2014.
Fin dalle origini, l’economia si è interessata alle persone, ai loro valori e iterazioni. Già nel 1776 Adam Smith identificava nell’interesse egoistico degli individui il motore del benessere di una società, mentre Max Weber (1905) spiegava il differenziale di crescita tra Germania e Italia con la differente “coscienziosità” dei rispettivi lavoratori. Curiosamente, l’attribuzione del soprannome “scienza triste” risale ad uno scontro tra chi giustificava i bassi salari degli schiavi poiché “moralmente giusto” e i sostenitori di quella “triste scienza” che favoriva [...] -
Come il marketing contribuisce a sviluppare l’attrattività del territorio
di: Matteo Caroli
EyesReg, Vol.4, N.3 – Maggio 2014.
La nostra è un’epoca in cui le persone, le organizzazioni, i territori hanno grandi opportunità di crescita, ma altrettanti rischi di involuzione; in quale direzione un Paese, una regione, o una città evolve dipende dal modo in cui sono affrontate cinque questioni cruciali (Scott, 2001; Malecki, 2007; Dobbs et al, 2013; Hall, 2000): la globalizzazione intesa come la elevatissima mobilità e connessione internazionale delle attività produttive, delle risorse e delle persone; la sempre più intensa competizione tra [...] -
Le ricadute territoriali della ricerca: il caso dell’Università del Salento
di: Giuseppe Calignano e Cosimo Alessandro Quarta
EyesReg, Vol.4, N.3 – Maggio 2014.
In un contesto come quello meridionale – rappresentato nel presente caso di studio dal sistema territoriale jonico-salentino, articolato nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto – l’università ha l’obbligo di rivestire un ruolo di primo piano, soprattutto in virtù dei più recenti (e tuttora in atto) processi di trasformazione socio-culturale, istituzionale, tecnico-scientifica ed economico-produttiva. Naturalmente, tale ruolo non [...] -
Iscriversi in una piccola Università: il caso del Piemonte Orientale
di: Tiziana Caliman e Alberto Cassone
EyesReg, Vol.4, N.3 – Maggio 2014.
L’Italia, come molti altri Paesi della UE, ha sperimentato un lungo periodo di riforme dell’istruzione superiore a partire dall’inizio del “processo di Bologna” che, complessivamente, hanno garantito, pur tra molte difficoltà, maggiore accesso all’istruzione universitaria con la riduzione della durata per ottenere la laurea e un conseguente ingresso sul mercato del lavoro [...] -
Il ruolo dell’economista d’impresa come agente di sviluppo locale
di: Sandro Danesi
EyesReg, Vol.4, N.3 – Maggio 2014.
Nel vasto ambito delle professioni, che gravitano attorno alle necessità delle imprese italiane, emerge oggi un nuovo ruolo per l’economista d’impresa con particolare attenzione alle Piccole e Medie Imprese (PMI), poiché “negli anni della crisi nuove consapevolezze sono affiorate” (Bellini, 2013). Solitamente nelle economie occidentali le imprese, e in particolare quelle di minori dimensioni, si avvalgono di professionisti singoli e associati o [...]