Giornale on-line dell'AISRe (Associazione Italiana Scienze Regionali) - ISSN:2239-3110
 

Costruire il futuro: visioni strategiche per le citta’ americane

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di: Raffaella Nanetti

EyesReg, Vol.1, N. 4 – Novembre 2011.

Questo articolo riflette sullo stato delle citta’ americane oggi. Parte dalla cognizione che la fase attuale di globalizzazione ha innescato delle grandi trasformazioni negative nelle citta’, aumentando in esse le differenze di reddito e di valore del lavoro, la segregazione degli spazi e dei quartieri, lo scontro tra razze ed etnie, e tendenze di crescita non sostenibile. L’articolo si focalizza poi sul ‘cosa fare’, elaborando un tassonomia di visioni strategiche per promuovere un cambiamento positivo[1].

La crisi finanziaria ed economica oggi sottolinea come le citta’ americane abbiano l’opportunita’ di cambiare culturalmente e quindi operativamente. Occorre che esse si allontanino incrementalmente ma con continuita’ dal modello ‘American way of life’ di consumi privati che hanno privilegiato e che e’ stato accentuato dalle politiche neo-liberiste degli ultimi decenni, perche’ esso non funziona piu’ ed e’ anzi controproducente.

Il futuro delle citta’ americane: una tassonomia di visioni strategiche

1) Connettivita’ multipla

Questa visione attiene alla citta’ di Detroit ed alla sua area metropolitana, che vivono la fase estrema cosidetta del ‘donut’, in cui il centro della citta’ si e’ svuotato. Un insieme di circostanze complesse ha prodotto tale risultato, che chiama in causa la capacita’ di fare leva su risorse federali, statali, della citta’ e dei sobborghi per perseguire lo sviluppo d’area ed intra-urbano. L’analisi del contesto territoriale di Detroit suggerisce che questa debba essere la visione per affrontare la sfida dello sviluppo in condizioni cosi estreme. Nessuna strategia settoriale e della citta’ di Detroit da sola sarebbe in grado di ottenere risultati. Invece, la rinascita del centro di Detroit impone un’ampia rete di interventi interconnessi e che siano attuati insieme.

2) Connettivita’ basata sui trasporti

Una visione che e’ pertinente alla contea di Los Angeles ed alla sua area metropolitana diffusa. Si prevedono investimenti in nuove modalita’ di trasporto che diventino anche l’opportunita’ per innovazione e sviluppo. Tale approccio, insieme all’adozione di politiche urbane di supporto che promuovano progetti TOD (progetti di sviluppo urbano centrato sui trasporti di massa) e contengano l’espansione degli ex-burbs (frange esterne di sobborghi) diventano le forze per sviluppo piu’ sostenibile.

3) Costruire sui risultati ottenuti

Questa strategia e’ consona alla citta’ di Chicago, dove la si persegue con il piano ‘Chicago 2020’ e con l’iniziativa intra-regionale ‘Common Ground’. Nella capitale del Mid-West la condivisione di interessi ed il partenariato istituzionale con i sobborghi sono stati ricercati in materia di trasporto regionale e pendolarismo a direzione inversa, d’iniziative ‘verdi’ adottate con successo dalla citta’, di distribuzione e conservazione dell’acqua, e della partecipazione in investimenti high tech. Pertanto la strategia si propone di consolidare nel tempo ed espandere nell’area i risultati raggiunti. In forza di essi la strategia e’ ritenuta un modello per l’intera area metropolitana.

4) Sviluppo avanzato ed inclusivo

Questa visione strategica ha il suo campione nella citta’ di Portland, Oregon. Cio’ che e’ riconosciuto ed ammirato come ‘Portland’s edge’ (il vantaggio di Portland) e’ l’alto livello di sviluppo raggiunto e la qualita’ della vita, in termini assoluti e relativi. Si e’ adottato un insieme di politiche di ‘smart growth’ per prevenire e contenere la diffusione urbana insieme ad iniziative per attrarre e mantenere imprese innovatrici e coordinarle a livello d’area. Nel clima attuale di crisi economica, la visione ora incorpora l’obiettivo di una maggiore coesione sociale ed il mantenimento della sostenibilita’ economica ed ambientale. Pertanto, interventi debbono puntare sui gruppi di popolazione marginali nel mercato del lavoro e sulle zone urbane e periferiche il cui contributo allo sviluppo dell’economia avanzata di Portland e’ inadeguato.

5) Catalizzatori di un nuovo sviluppo urbano

La citta’ di New Orleans degli anni post-Katrina e’ il caso migliore che illustra questa strategia. E’ difficile cambiare la direzione dello sforzo di ricostruzione dopo la devastazione causata dall’uragano, ma e’ una necessita’ urgente. Questa capitale storica dell’area del Golfo ha gia’ perso un’enorme porzione di popolazione, mentre la ricostruzione guidata dall’intervento federale non e’ stata un catalizzatore. E’ proceduta puntando sul recupero strutturale dei quartieri storici centrali ma non compiendo una scelta chiara e complementare di investimenti nelle risorse umane delle citta’, che migliorasse le competenze e organizzasse le opportunita’ di lavoro per tanti. Al tempo stesso, con eccezioni di zona, l’investimento privato e’ tardivo e di dimensione contenuta. Altri casi esemplari per la strategia sono le piccole citta’ della costa del Golfo.

6) Sviluppo industriale avanzato

Pittsburgh e’ un caso calzante La visione strategica valorizza il patrimonio di un importante passato industriale e di una base industriale di rispetto ma che ha sofferto e perso terreno per l’outsourcing e la mancanza di investimenti. La sua essenza e’ di prevenire e di invertire il declino industriale, creando le condizioni per attrarre investimenti interni e stranieri in produzioni modernizzate e di elevare le competenze della forza lavoro nei settori di servizi avanzati. Il ruolo delle istituzioni preposte a R&D e’ importante. Un esempio di sviluppo industriale avanzato in un’area urbana media e’ la citta’ di Huntsville (AL) dove la citta’ costruisce una tale strategia sulla scia del settore della difesa.

7) Leva su risorse regionali caratterizzanti

San Antonio (TX) esemplifica la logica di questa visione. La citta’ e la sua area hanno risorse (assets) molto pregevoli che fino ad oggi non sono state riconosciute adeguatamente nelle loro potenzialita’ di sviluppo, e pertanto non sono state valorizzate a dovere. Mentre San Antonio ha puntato sullo sviluppo commerciale e terziario del suo centro e del lungofiume, le potenzialita’ delle risorse ambientali e culturali dell’area vasta sono state valorizzate solo marginalmente. Di conseguenza tali risorse sono per ora sotto utilizzate nell’ambito delle politiche urbane adottate dalla citta’ di San Antonio e non sono state la fonte di nuove iniziative di sviluppo.

8 ) Governance e collegamenti trans-frontalieri

Seattle, la capitale del North-West del paese condivide il confine marittino del bacino del Puget Sound con le aree urbane della British Columbia canadese. Le potenzialita’ di sviluppo offerte da questo confine internazionale in comune e’ riconosciuto sempre di piu’ da entrambe le parti ed iniziative sono gia’ state attuate. Ma vantaggi ben maggiori possono essere conseguiti se i processi di decisione e di implementazione a Seattle riescono ad espandere la valenza delle operazioni alla scala allargata del Puget Sound tramite appropriate innovazioni e partnerships istituzionale a carattere trans-frontatliero.

Raffaella Nanetti, Department of Urban Planning and Policy, University of Illinois at Chicago

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Note

[1] L’articolo è basato sul keynote speech offerto dall’autore alla XXXII Conferenza scientifica annuale dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali, ‘Il ruolo delle citta’ nell’economia della conoscenza’, Torino, 15-17 settembre 2011

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